Come relatore, ho impresso una forte accelerazione all’iter della riforma delle professioni alla Camera, depositando ieri nelle commissioni congiunte Giustizia e Attività Produttive un nuovo testo base, per la discussione della riforma delle professioni.
Ho altresì avanzato la proposta di separare la riforma delle professioni intellettuali, cioè quelle regolamentate ordinistiche, da qualunque altro tipo di attività autonoma o servizio, raggruppate in associazioni, affinchè le proposte di legge vengano esaminate nella competente Commissione delle Attività Produttive, ponendo fine ad un infondato e illogico sistema di riforma duale. Trattasi, infatti, di due riforme distinte, che riguardano due categorie differenti. In questo modo, oltretutto, i tempi saranno sicuramente più celeri.
In merito ai contenuti della riforma ho onorato l’impegno assunto sei mesi fa, depositando in Parlamento il nuovo testo e riscrivendolo da capo, tenendo conto delle osservazioni e dei documenti pervenuti durante i 6 mesi di audizioni.
Abbiamo, pertanto:
- definito con chiarezza che cosa è una professione intellettuale (percorso formativo universitario, tirocinio, esame di stato e formazione continua);
- ribadito l’obbligo del vincolo del codice deontologico per il professionista;
- affermato la netta distinzione tra professionista e impresa;
- previsto strumenti di sostegno economico, oggi accessibili solo ad altre categorie;
- dotato i professionisti di nuove strutture organizzative, come un modello di società ad hoc;
- sottolineato che l’accesso alle professioni per i giovani è libero, senza numero chiuso;
- inserito un tirocinio serio, effettivo e soprattutto retribuito, per non più di due anni;
- introdotto il principio uniformante del valore indicativo delle tariffe (prevedendo comunque dei minimi);
- statuito l’obbligo dell’assicurazione obbligatoria per tutti gli iscritti”.
In sostanza, abbiamo voluto dare nuove regole per consentire a tutti i liberi professionisti intellettuali di lavorare meglio, nell’interesse loro, dei cittadini, insomma di tutto il paese. Nuove regole utili al professionista intellettuale dei prossimi decenni, con particolare attenzione ai giovani. Su questi punti mi aspetto un confronto costruttivo con tutte le forze politiche, anche di opposizione, con l’obiettivo di giungere, in tempi brevi, alla conclusione in Commissione Giustizia, per poi passare all’aula.
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